featured image

Al ministero non registrano il sito sul Turismo: nessuno paga

Un'azienda di marketing del Mugello ha comprato per 4,99 euro un sito che enti statali non avevano registrato. "Tranquilli, ci abbiamo pensato noi", si legge nella home page del dominio www.opentomeraviglia.it acquistato - qualche ora dopo il lancio della campagna di promozione all'estero di Enit con la Venere di Botticelli influencer, che ha creato diverse polemiche - dalla Marketing Toys di Scarperia (Firenze).


Questa storia è incredibile. Ossia il Ministero del turismo crea un sito (con soldi pubblici) lo pubblicizza all'estero e si dimentica di registrare il dominio. Per caso se ne accorge una società di marketing che registra il dominio  www.opentomeraviglia.it per 4,99 euro. Ora il Ministero del turismo ha due alternative: o dovrà comprare il dominio dalla società o dovrà rifare la campagna e perdere i soldi spesi. Ebbene, un errore lo può fare chiunque ma, se si fa un errore così madornale è necessario che il dipendente o il funzionario pubblico paghi. Paghi come pagherebbe un qualsiasi dipendente privato che ha provocato un danno alla sua azienda. Invece i commenti suoi social, come sempre, sono improntati alle sterili, inutili e ridicole strumentalizzazioni politiche. Siccome c'è il governo di centrodestra si chiede la testa del ministro da sinistra, se c'era il ministro di sinistra si chiedeva la testa dal ministro da destra. Ma il problema è che la Cosa Pubblica va amministrata con responsabilità sia da chi ha incarichi politici sia da chi con il pubblico ci lavora. Perchè un danno pubblico è un danno di tutti, non un danno di nessuno.