
Chi fuma è protetto dal Coronavirus, anzi no
Da mesi gli scienziati sono concordi nel fatto che alcune patologie aggravano il decorso clinico di chi ha contratto il Coronavirus. Tra queste l'ipertensione, la compromessa capacità respiratoria preesistente, in particolare modo nei fumatori. Ora anche giornali "accreditati" diffondono la notizia che " La nicotina protegge dal coronavirus? E' ancora solo una prima ipotesi scaturita dall'osservazione clinica nell'ospedale parigino di La Pitié-Salpetrière dove, secondo uno studio, solo il 4,4% dei 343 pazienti Covid-19 ricoverati (età media 65 anni) è un fumatore. La ricerca, appena pubblicata sul sito Qeios, ha esaminato anche il profilo di 139 pazienti che hanno consultato un medico con sintomi non gravi (età media 44 anni)."
Ma ad andare un pochino a fondo, solo un pochino, visto che un Coronavirus battuto dalla nicotina sembre logicamente improbabile, si scopre che In Francia stanno dando risultati positivi i provvedimenti contro il fumo. I fumatori quotidiani sono diminuiti di quasi un milione tra il 2016 e il 2017. Nel 2017, poco più di un quarto dei francesi (26,9%) fumava ogni giorno. Nel 2016, la percentuale era del 29,4%. Il calo registrato è stato di 2,5 punti.
LO STUDIO, TRA L'ALTRO SU UN NUMERO RISIBILE DI CONTAGIATI RISPETTO AL TOTALE IN FRANCIA, CONFERMA SOLAMENTE CHE IN TALE PAESE CI SONO POCHI FUMATORI NELLA POPOLAZIONE PRESA IN COSIDERAZIONE