
Corovavirus tra i braccianti bulgari di Mondragone: 75 i casi, due aziende chiuse
Il bilancio è ora definitivo. Sono 75 i casi di coronavirus legati al focolaio emerso
tra i membri della comunità bulgara residente a Mondragone.
Il risultato è frutto dei due screening eseguiti dall'Asl
di
Caserta
prima sui circa 750 residenti nei cosiddetti
Palazzi
Cirio di Mondragone, poi su oltre 3mila contatti nelle zone e nei
comuni limitrofi. Dal primo screening erano emersi 43 casi,
dal secondo screening sono 32 i contagi scoperti. Dei 75
casi totali, 66 sono residenti a Mondragone (i 43 del
primo screening e 23 emersi dal secondo), mentre gli
altri sono residenti nel comune di Falciano del Massico
(4), Sessa Aurunca (3), Carinola (1) e Recale (1). Dal
secondo screening è risultato che ben 27 casi positivi sono dipendenti
di un'azienda agricola con sede a Falciano del Massico, la cui
attività è stata prontamente sospesa dal sindaco Erasmo Fava
con un'ordinanza. Anche il sindaco di
Mondragone ha emesso
un'ordinanza con la quale ha
disposto la sospensione dell'attività di un'azienda
a seguito della positività riscontrata in un dipendente.