
Covid, l'ondata che non c'è e la suggestione dannosa dei media
Sul Covid abbiamo temuto la seconda ondata e ci siamo convinti che è arrivata. Ora temiamo la terza ondata e siamo certi che arriverà. E, attenzione, questa rappresentazione suggestiva dell'andamento del virus non è solo dell'uomo della strada (che ora è l'uomo del web perchè per strada non parla più nessuno). No, sono eminenti esperti e scienziati che parlano di "ondate". E i media rilanciano, e noi tutti condividiamo sui social (che è un altro modo per usare a sproposito l'italiano perchè in realtà copiamo e diffondiamo cose di cui non sappiamo nulla). In realtà l'"ondata" è un qualcosa che non dipende dalla nostra volontà, mentre la diffusione del Cov dipende dai nostri comportamenti. Quindi quando parliamo di "ondate" ci convinciamo che noi stiamo tranquilli e incolpevoli sulla spiaggia della vita e arrivano una, due, tre onde di virus fetente, senza che noi possiamo fare nulla. In realtà il virus è tra noi da oltre un anno e la sua circolazione aumenta, e i ricoveri pure, quando ce ne freghiamo di distanziarci e usare prudenza. Le onde e il Destino non c'entrano un beato...piffero. Ma questa rappresentazione a "scaricabarile" delle cose non è affatto nuova. Ricordate quando la Campania era sommersa dai rifiuti e noi la chiamavamo "emergenza rifiuti"? Ma come, per 30 anni non abbiamo scelto dove e come fare impianti di trattamento, e abbiamo continuato a saturare tutte le discariche e poi, pieni di immondizia fino al collo, parliamo di emergenza? Emergenza è un evento imprevisto e imprevedibile tipo l'invasione delle cavallette, una pioggia di meteoriti che viene da un'altra galassia, i danni di un terremoto. Ma fregarcene della diffusione del virus (magari non uscendo in strada a Natale ma raggruppandoci in 40 a casa tanto nessuno se ne accorge) non è emergenza, è prevedibile conseguenza di un comportamento stupido e irresponsabile. E del resto, non si è mai visto qualcuno che ha risolto qualcosa contando le onde.