
Da un anno l'Oms ripete che il vaccino doveva essere per tutti, ora il vaccino ritarda e l'Oms non fa nulla
"Il ritardo di Pfizer è molto preoccupante. È stato comunicato tutto all'ultimo minuto, se si tratta di un ritardo di una sola settimana le conseguenze potrebbero non essere così gravi. Lo possiamo definire un piccolo rallentamento. L'obiettivo è riuscire a marzo a vaccinare tutti gli ultra-ottantenni e i sanitari. Sono sicuro che ci riusciremo". Così il direttore generale dell'Aifa Nicola Magrini a Radio Capital.
Il ritardo del vaccino Pfizer, contrariamente a quanto programmato e grazie ad una clausola capestro nei contratti che non vincolano la casa produttrice ai tempi di consegna (assurdo, anche se si compra uno sgabello all'Ikea nel contratto c'è scritto quando ce lo devono consegnare), è un fatto gravissimo. Ma è ancora più grave che l'Organizzazione Mondiale della Sanità non abbia detto una parola sul blocco, dopo che da un anno ripete come un mantra: "I vaccini saranno per tutti e nello stesso momento". Ora analizziamo cosa dovrebbe fare l'Oms in base al nome che si è data. 1) Organizzazione (il che presuppone una struttura articolata ed efficiente in grado di intervenire nelle situazioni di crisi sanitarie) 2) Mondiale (capacità di intervento planetario) 3) della Sanità (dovrebbe occuparsi della salute pubblica). L'Oms, invece, anzichè fare tutto ciò che dovrebbe per statuto (in questo momento promuovere la nazionalizzazione della Pfizer e di tutte le altre case farmaceutiche che producono vaccini se si mettono a fare giochini sulla nostra pelle) ha inviato una spedizione in Cina. Per fare cosa in Cina dopo oltre un anno dalla scoperta della pandemia? Per chiedere ai cinesi come è nato il virus e, mentre, gli inviati Oms sono in attesa di essere portati in giro (o presi in giro) la distribuzione dei vaccini si blocca nel silenzio totale.