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DIARIO DI VIAGGIO: Animale investito, treno bloccato a Bovino

Di annunci bizzarri, sia sui treni sia in stazione ne ho già scritto, ma è un fenomeno in progress e quindi vi aggiorno. Anche perchè Trenitalia non si fa scrupolo di usare tutti i mezzi a disposizione per inviarci messaggi quanto meno inquietanti.

Questo è dell'altra sera alle 21,22, quando del treno ad Alta Velocità che doveva arrivare alla stazione di Benevento alle 21, si erano perse le tracce. Una sparizione misteriosa, da far invidia al Triangolo delle Bermude. Altoparlanti di stazione muti, tabelloni con il solito ritardo di 10 minuti. Ma all'improvviso un sms squarcia le tenebre: “Vi informiamo che, a causa dell'investimento di un animale, il treno Frecciargento da lei prenotato è fermo dalle ore 20:28 nei pressi di Bovino Deliceto”. Un animale investito? Mi sembra un accidente da Far West, quando le prime locomotive a vapore che attraversavano le praterie impattavano con un bisonte. Allora il conducente fermava il treno e chiamava dalle carrozze una decina di persone per rimuovere la carcassa. La speranza è che, almeno per la rimozione del povero animale, la tecnologia venga in aiuto, anche perchè, si legge nel messaggio, l'incidente è avvenuto in un posto che si chiama “Bovino”. Ora, non so se è un caso, ma se passo in una località che si chiama “Caduta massi”, qualche precauzione la prendo. Mentre il ritardo aumenta mi viene da pensare che se gli “indigeni” di quel posto lo hanno chiamato “Bovino”, una ragione ci sarà e non mi sembra sia stata una buona strategia fregarsene, visto che poi gli animali finiscono sotto i treni.

Vabbè andiamo oltre. Perchè, a proposito di investimenti, non senza cinismo, Trenitalia ha annunciato di peggio: “Il treno proveniente da Roma giungerà con 55 minuti di ritardo per accertamenti della polizia giudiziaria in ordine all'investimento di una persona, per cause non dipendenti dalle Ferrovie dello Stato”. Mi chiedo: ma se ci sono gli accertamenti in corso, come fa Trenitalia, immediatamente, a dire che le cause non dipendono da loro? Inoltre è la prima volta che negli annunci viene usato il termine ritardo. In genere Trenitalia addolcisce la pillola parlando di “maggior tempo di percorrenza”. Mi sembra davvero una caduta di stile chiamare le cose per nome solo quando la responsabilità viene attribuita al poveretto che, a quanto ho capito, si è lanciato sotto al treno.

Ma volendo essere più leggeri veniamo ad un altro annuncio classico da altoparlante di stazione: “Il pullman sostitutivo previsto per Avellino arriverà al punto di partenza previsto...”. A me vengono in mente Totò e Peppino a Milano che si rivolgono ai vigili urbani: “Scusate, per andare dove dobbiamo andare, dove dobbiamo andare?”. In poche parole dove cacchio è il punto di partenza che avete previsto per questo pullman? Dobbiamo fare la caccia al tesoro?

Chiudiamo con una perla: “Il treno arriverà con un maggior tempo di percorrenza previsto di 30 minuti...”. Previsto? Ma volevate dire stimato, calcolato semmai? Un ritardo scusabile (perchè di questo stiamo parlando) è dovuto ad un evento imprevisto e imprevedibile. Se, invece, avete previsto il ritardo perchè non lo avete evitato? Lo fate a apposta a lasciarci sui binari o bloccati nei treni?


P.s.

Più viaggio, più ascolto annunci e più mi viene voglia di conoscere l'estensore dei testi dei messaggi e delle comunicazioni di Trenitalia. Ha fatto un concorso, quale lingua ha dichiarato di aver studiato nella domanda di partecipazione?     

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Un treno trasporta varia umanità, me compreso, che quasi quotidianamente copro il tragitto Caserta-Benevento-Caserta. Due volte al giorno, solo 45 minuti con l'Alta velocità in genere (ma tra ritardi, rallentamenti, stop forzati, i tempi non sono mai tali). Questo Diario di viaggio vuole raccontare di tale umanità. E il tutto è lasciato al caso perchè, ogni volta, ho un numero di prenotazione che mi assegna questo o quel compagno di viaggio. In fondo un treno e solo un mezzo per un viaggio nel viaggio: la vita.