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Divise sporche, fiducia nell'Arma ma profonda tristezza

Sei carabinieri, tutti facenti parte della stazione di Piacenza, gestivano il traffico di droga, compivano violenze sulle persone arrestate, facevano festini in piscina con champagne come i peggiori boss della malavita. E tutto questo continuando ad indossare la divisa. Devo essere sincero, non riesco ad esprimere compiutamente la sensazione che mi suscita questa notizia. Ovviamente continuo a credere nell'Arma, come ho sempre fatto, e sono grato ai tanti carabinieri che, ogni giorno e ogni notte, rischiano la vita per difendere noi tutti e per far rispettare la legge. Ne ho conosciuti e ne conosco tanti e ora penso a loro, a cosa devono provare loro dopo che hanno saputo di questi "colleghi" e del loro schifoso comportamento. Ovviamente le "mele marce" ci sono ovunque ma, per chi conosce un poco l'organizzazione e la dedizione dei carabinieri, dei veri carabinieri, accettare che qualcuno che indossi quella divisa abbia fatto cose del genere è davvero difficile. E quindi una spiegazione me la sono data. Questi, carabinieri, non lo sono mai stati, hanno sempre mentito a loro stessi e agli altri. Per una serie di vicende che non conosco, invece di trovarsi dall'altra parte, hanno vestito senza averne alcun diritto una gloriosa divisa. Criminali in divisa, la peggior specie.