
Elezioni, vi dico io chi votare
Ormai siamo in piena campagna elettorale. Regionali per tutti e anche comunali per i più "fortunati". Tanti faccioni sui manifesti, tanti slogan (alcuni esilaranti), social invasi da proposte e promesse (che per un politico sono la stessa cosa). Ma chi votare? Ve lo dico io. I candidati si distinguono in due grandi categorie: quelli che chiedono la rielezione e quelli che si candidano la prima volta. Per gli esperti facciamo una piccola ricerca negli ultimi cinque anni su Google e vediamo in cosa si sono distinti. Intendo cosa hanno fatto, non cosa hanno detto. Se non trovate nulla di significativo non vi scoraggiate, non avete sbagliato a impostare le ricerche. Mettete un punto interrogativo affianco all'"esperto" nullafacente e andate oltre. Ah, non fate caso se ha cambiato tre volte partito, anche questo è normale. Per i nuovi candidati non è possibile un riscontro, bisogna fidarsi? Eh no. Sempre grazie a Google e ai social vedete che studi ha fatto, che lavoro fa, che competenze ha, che cavolate ha scritto su Fb o postato su Instagram e chiedetevi: uno così che contributo può dare da consigliere regionale al mio futuro? Se la risposta è sconfortante mettete un altro punto interrogativo affianco al neofita, anche se sarebbe da cancellare. Siate buoni. A questo punto vi siete ritrovati pieni di punti interrogatvi. Ma può subentrare un altro criterio di valutazione: però quello mi ha detto che, se mi serve qualcosa, sta a disposizione... Bene, se scegliete questo (a parte la morale, ma quella uno o ce l'ha o non ce l'ha) siete destinati ad eleggere il peggiore senza avere nulla in cambio. Ma allora chi dobbiamo votare? Quello con meno punti interrogativi, e speriamo bene.