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La Covid tax facciamola pagare ai partiti

Il Covid ha di fatto dissanguato le casse dello Stato e dall'Europa non è giunto un euro. Qualcuno, il Pd, ha lanciato la proposta (e l'hanno giustamente preso a pernacchie) di una Covid tax da far pagare a tutti i cittadini, magari con un prelievo diretto dai conti correnti. In realtà a me viene in mente un sistema migliore e anche più equo. La Covid tax facciamola pagare ai partiti politici. Vi spiego perché. In realtà il finanziamento pubblico ai partiti è stato abolito per legge, ma i partiti hanno fatto rientrare dalla finestra ciò che avevano cacciato dalla porta. Se volete approfondire cliccate questo link https://youtu.be/W06W862Fom8 In sintesi i soldi non vengo più dati ai partiti ma ai gruppi parlamentari di Camera e Senato. Questi fondi vengono erogati attingendo al bilancio della Camera e del Senato, a loro volta finanziati con soldi pubblici. Da quanto riportano i rispettivi progetti di bilancio, risulta che nel 2020 la Camera prevede di dare ai gruppi parlamentari circa 31 milioni di euro e il Senato poco più di 22 milioni di euro. Inoltre il 2 per mille di ogni dichiarazione dei redditi viene destinato ai partiti che si fanno verificare i bilanci dalla magistratura. Il ragionamento è questo: visto che per due mesi il Parlamento è stato chiuso per Covid e per lo stesso periodo i partiti sono stati forzatamente a riposo non si capisce perché non debbano restituire questi due mesi di finanziamento ai partiti. Considerato che milioni di euro, con lo stesso sistema, vengono dati ai gruppi regionali, si potrebbero scalare due mesi anche a tutti i gruppi di partito regionali. Se recuperiamo anche due dodicesimi del 2 x 1000 ai partiti, il gioco è fatto. Stiamo parlando di decine milioni di euro. Una volta tanto l'esistenza degli attuali partiti si tradurrebbe in qualcosa di utile e concreto.