
Hanno chiuso il rubinetto e siamo tutti reclusi in casa
All'inizio del valzer multicolore della zone rosse, arancioni e gialle anche io, come tanti, ho pensato che, senza controlli, sarebbe stato tutto inutile. Invece, osservare quanto sta accadendo, dimostra come i comportamenti umani possono essere orientati in maniera indiretta senza apparente costrizione. Il succo è che se si chiude la chiave generale dell'acqua è inutile poi controllare se qualcuno apre il rubinetto: non scenderà una goccia d'acqua. Così chiusi i ristoranti, i bar, i pub, le scuole, le palestre, i cinema, i musei non abbiamo più motivo per uscire di casa. Che usciamo a fare se non possiamo nemmeno prendere un caffè? Se le strade sono deserte. Se passeggiare significa ricevere un tuffo al cuore passando davanti a portoni di scuole chiuse, insegne spente, piazze e strade desolate? In poche parole ci è passata la voglia pure di assembrarci e di provare a violare qualche piccolo divieto. I nostri comportamenti, c'è poco da fare, sono guidati nel bene e nel male dalla nostra mente, anche quando sono istintivi. L'amara verità è che ora stiamo sopravvivendo. Man mano che la minaccia del virus (speriamo presto) allenterà la morsa, dovremo riabituarci a vivere. In maniera civile, speriamo.