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I GIORNALI: Il mare è di tutti, e la spiaggia pure

Ognuno dovrebbe essere libero di vivere la spiaggia e il mare come meglio crede. Per me la spiaggia ideale è un telo sulla sabbia, o sui sassolini, e il prossimo ombrellone ad un paio di chilometri. Ma comprendo chi paga 50 euro per un ombrellone e due lettini con tutti i comfort, musica assordante nelle orecchie, lotta per dividersi l'ombra e, una volta in acqua, deve fare il bagno in piedi. Semplicemente non lo invidio. Detto questo le spiagge dovrebbero tornare ad essere libere, ossia gratuite e gestite dai Comuni che devono avere l'obbligo di ripulirle e offrire un servizio di vigilanza. Queste spiagge dovrebbero essere in proporzioni tali (rispetto ai lidi attrezzati) da non richiedere il numero chiuso. Ovviamente, poi, spazio anche ai lidi attrezzati per chi gradisce tutti i servizi. Compresa l'aria condizionata sotto l'ombrellone