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I lavori alla provincia di Caserta e il 10% alla camorra

L'amministrazione provinciale di Caserta terra di conquista, per quanto riguarda gli appalti pubblici, di ditte collegate alla camorra. Accadeva circa 10 anni fa, le indagini iniziano cinque anni fa, gli arresti sono scattati ora. I carabinieri del Ros hanno eseguito a Caserta e Villa di Briano un'ordinanza di arresti domiciliari, emessa dal gip di Napoli su richiesta della procura Distrettuale Antimafia,
nei confronti degli imprenditori Raffaele Pezzella e Tullio Iorio, indagati per concorso esterno in associazione mafiosa con il clan dei Casalesi.
In particolare, i riscontri effettuati dal Ros hanno permesso di far luce sulla partecipazione di Pezzella e Iorio, attraverso ditte a loro riconducibili, a gare di appalto per la realizzazione e la manutenzione di opere commissionate dalla Amministrazione Provinciale di Caserta, con la piena consapevolezza, secondo gli inquirenti, di risultarne assegnatari nel rispetto di pregressi accordi spartitori
decisi fra i vertici del sodalizio mafioso di riferimento (famiglie Schiavone e Russo) e altre fazioni dell'organizzazione casalese (Iovine, Zagaria e Bidognetti). Una volta aggiudicatisi i lavori,
hanno stabilmente versato somme di danaro contante corrispondente al 10% dell'importo di assegnazione dell'appalto alla consorteria, che gli garantiva anche la regolare e tranquilla esecuzione delle attività lavorative.