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I profughi vanno salvati e i trafficanti combattuti

La foto che vedete allegata al post è un fermo immagine del traffico navale nel Mediterraneo alle 19,30 del 15 novembre 2022. Ma vi assicuro che è sempre così intenso il movimento di navi, notte e giorno, in qualsiasi periodo dell'anno (se volete rendervene conto basta guardare questo sito https://www.nauticalalmanac.it/index.php/it/navigazione-marittima/ais-posizione-delle-navi ). In poche parole centinaia di navi con relativi equipaggi che hanno l'obbligo (quindi oltre alla normale solidarietà che già basta tra la gente di mare) di salvare eventuali naufraghi. Oltre a queste centinaia di navi ci sono, mediamente, due o tre navi di Ong, ossia di Organizzazioni non governative di cui tanto si è discusso in questi giorni. Quando il presidente Mattarella ha quindi rimarcato che tutte le navi sono uguali in materia di assistenza e salvataggio di esseri umani voleva ribadire che il punto non è il salvataggio ma la gestione dei profughi prima e dopo il soccorso in mare. Il problema è che se è vero che tutti devono salvare i naufraghi è anche vero che tutti (ossia tutti i Paesi Europei) dovrebbero fare in modo che quei profughi i trafficanti di esseri umani non continuino a gettarli in mare. Invece di salvataggio discutono tutti (anche se l'accoglienza nessuno la vuole fare) ma di stroncare con misure adeguate di polizia internazionale il traffico di esseri umani nessuno ne parla. Perchè? Sarebbe ora che l'opinione pubblica iniziasse a pretendere una risposta in tal senso ai vari governi nazionali e all'Unione europea.