Il Pnrr non è il Piano Marshall, politicanti smettetela di raccontare balle
Il Piano Marshall, ufficialmente chiamato piano per la ripresa europea (in lingua originale "European Recovery Program"), fu uno dei piani politico-economici statunitensi per la ricostruzione dell'Europa dopo la seconda guerra mondiale.
A parte l'assonanza del nome (Piano per la ripresa economica e Piano nazionale di ripresa e resilenza) penso sia sbagliato considerare il Pnrr come un nuovo Piano Marshall. In primo luogo perché con il Pnrr non ci regala niente nessuno e in secondo luogo perché non è il Pozzo di San Patrizio (nella foto). Invece ormai certa classe dirigente (nazionale e locale), quella della "politica politicante" tanto per intenderci, invoca il Pnrr per mascherare l'incapacità di risolvere problemi che nulla hanno a che vedere con il Pnrr stesso.
Così, l'assessore tal dei tali, di fronte a chi gli contesta che le strade cittadine sono piene di buche e fanno schifo, risponde: "Con il soldi del Pnrr faremo tutte le strade". Questa si chiama truffa. L'assessore di fantasia (ma poi mica tanto) spalleggiato nel raccontare frottole, magari, da tutta la filiera istituzionale di consiglieri regionali e parlamentari, dovrebbe sapere che già siamo in ritardo nei progetti operativi di opere per decine di milioni di euro e che rischiamo di perdere quei soldi. Inoltre gli euro del Pnrr arrivano solo se si trasformano le parole in fatti (riforme e progetti cantierabili). E qui sta il punto: nell'attuale panorama politico l'unico che non parla e produce fatti si chiama Mario Draghi. Proprio quello che gli assessori delle buche e le loro filiere istituzionali stanno provando in tutti i modi a far fuori.