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In Inghilterra un nuovo ceppo di Coronavirus 70 volte più contagioso e resistente al vaccino

Anche l'Italia ha ristretto i voli con l'Inghilterra e disposto misure più rigide per chi torna dal Regno Unito. Questo perchè in Inghilterra è stato scoperto un nuovo ceppo del Coronavirus che avrebbe una capacità di trasmissione superiore del 70% rispetto a quello finora conosciuto. Inoltre non si sa ancora se sia resistente al vaccino che ora inizia ad essere iniettato.

Se fosse vero il virus sarebbe mutato, e questa non è una buona notizia. Ma il vero problema è la confusione con cui le organizzazioni internazionali (in primis l'Oms) stanno affrontando da mesi la pandemia. Esiste una minaccia globale per l'umanità che i vari governi non trovano il modo di combattere insieme. Ognuno pensa al suo piccolo orticello, sperando che quanto accade negli altri Paesi non si verifichi nel suo. E' come se di fronte alla minaccia dell'invasione dei marziani sulla terra qualcuno sperasse che gli invasori fossero un problema solo dei Paesi in cui  sono atterrate le prime navicelle. Una mentalità perdente quella individualista e nazionalista, anche perchè non stiamo parlando di fantascienza ma di triste realtà.


ECCO LA NOTIZIA COME L'HA RIPORTATA IL CORRIERE DELLA SERA

Il 14 dicembre il ministro della Sanità britannico, Matt Hancock, annuncia: «È stata identificata una nuova variante del coronavirus che potrebbe essere associata a una sua diffusione più rapida». I casi sembravano localizzati per lo più nel Sud dell’Inghilterra. Il 19 dicembre, in una conferenza stampa congiunta, il premier Boris Johnson e Chris Whitty, a capo dell’Autorità sanitaria, dicono che non ci sono prove che il virus mutato possa essere più letale o rendere meno efficaci i vaccini. Il premier annuncia però un lockdown duro per la capitale e le contee vicine, perché il rischio di ammalarsi sta salendo in modo esponenziale. Misure più restrittive per il periodo natalizio sono state decise anche in Galles e Scozia. 

 Italia, Olanda e Belgio cancellano i voli dalla Gran Bretagna. Casi in Danimarca, Paesi Bassi e Australia

 La “bomba” è esplosa, insieme alla paura, ma è necessario tenere i piedi per terra e fermarci a quello che sappiamo con certezza. La nuova variante potrebbe avere, secondo le prime osservazioni, una capacità di trasmissione più alta del 70% rispetto a quella finora circolante. Ma gli studi sono in corso (qui un’analisi pubblicata in preprint su BioRxiv da Ravi Gupta, professore all’Università di Cambridge, che ha isolato la variante insieme al suo gruppo di ricerca) e avvengono in collaborazione con le autorità sanitarie internazionali, a partire dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). «Siamo in stretto contatto con i funzionari del Regno Unito sulla variante del virus — si legge sul profilo Twitter dell’Oms —. Continueranno a condividere informazioni e risultati delle loro analisi e studi in corso. Aggiorneremo gli Stati membri e il pubblico man mano che apprenderemo di più sulle caratteristiche di questa variante e su eventuali implicazioni». Al di fuori della Gran Bretagna sono state segnalate altre infezioni imputabili al nuovo ceppo: 9 in Danimarca, una nei Paesi Bassi e una in Australia. «In tutta Europa, dove la trasmissione è intensa e diffusa, i Paesi devono aumentare la loro capacità di sequenziamento del virus in attesa di saperne di più sui rischi posti dalla variante» ha detto un portavoce dell’Oms Europa. Intanto diversi Paesi (tra cui l’Italia) hanno deciso di sospendere i voli dal Regno Unito.