
Informazione sul virus e distorsione spazio temporale
Siamo confusi, disorientati e assumiamo spesso comportamenti di massa sbagliati. La colpa non è del virus ma dell'informazione sul virus. Mi spiego meglio. Già, a causa della nuova tecnologia, informarsi oggi è più difficile sotto alcuni aspetti. La notizia viene data, immediatamente, sul web e noi la riceviamo in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Facciamo un esempio: il governo chiude i bar. Poi quella stessa notizia viene data dai Tg e il giorno dopo pubblicata sul giornale. E nel frattempo miliardi di persone postano quella stessa notizia sui social, modificandola con propri giudizi e riflessioni. A questo punto si crea una sorta di distorsione spazio-temporale dell'informazione. Non sappiamo più qual è la notizia nuova e quale quella vecchia, qual è il fatto e qual è il commento. E quindi, siccome la comunicazione modifica i comportamenti, non sappiamo più cosa possiamo fare e cosa no, cosa dobbiamo fare e quando farlo e come farlo. Se poi a questo si aggiunge che le istituzioni (Comuni, Regioni, Stato) non comunicano quello che hanno deciso, ma anche quello che decideranno o stanno per decidere e che spesso quello che decidono è diverso da quello che hanno annunciato, il caos è totale. Prendiamo l'esempio di De Luca che ha dato per scontato che avrebbe fatto una chiusura totale in Campania salvo poi a rimangiarsi tutto e dire che "non ci sono le condizioni per una chiusura totale". Una situazione del genere a livello di comunicazione è insostenibile. Perchè la comunicazione, se ben fatta, modifica i comportamenti di chi la riceve nella direzione voluta, se è un valzer di messaggi contradditori, spinge chi li riceve a fare quello che ritiene più opportuno. Il che spesso è quello che ritiene più conveniente per i propri interessi. Se questa è la situazione, qual è il rimedio? Le istituzioni devono indicare canali di comunicazione ufficiali dove dicono solo quello che hanno deciso, dopo che lo hanno deciso. Ovviamente le persone comuni sono libere di cazzeggiare sui social, ma almeno chi vuole informarsi alla fonte sa come farlo. Speriamo che Governo nazionale, Regioni, Comuni lo capiscano. Almeno questo.
SE VOGLIAMO UN PO' DI IRONIA NONOSTANTE LA SITUAZIONE GUARDATE IL VIDEO CHE SEGUE