L'allerta meteo e l'odore della pioggia
Sono anni che non piove più. Sarebbe troppo semplice, troppo ordinario. Piove, uno si mette scarpe più pesanti, magari un impermeabile, prende l'ombrello, e la vita continua. Si va a scuola, si va al lavoro, non si ingolfano i media di str... e, intanto, smette di piovere, così come è iniziato. No ora ci sono le "allerte meteo". E sono tutte colorate: gialle, arancioni e rosse. E quando c'è l'"allerta meteo" non piove mai, come minimo ci sono le "bombe acqua", "l'emergenza frane", "l'allarme fiumi", il "rischio mareggiate" e via discorrendo. Tutto deve essere esagerato, eccezionale, pompato. Con iL risultato che, a furia di ingigantire le sciocchezze, prima o poi, ci ritroveremo con uno tsunami addosso perchè quella volta che era vero non ci abbiamo creduto. Ma come funziona il circo dell'"allerta meteo"? Due giorni prima qualcuno lancia il colore (l'arancione è quello preferito) e da quel momento in poi è tutto un rimbalzare di allarmi, di previsioni catastrofiche, di condivisioni sul web. Che lo facciano le persone comuni ci può pure stare, ma il fatto è che i primi a scatenare il panico sono taluni sindaci. Ricevono il bollettino dalla Regione e che fanno, chiudono le scuole, i cimiteri, i parchi, e raccomandano a tutti di restare tappati in casa. Ora che le scuole non le possono chiudere (ci ha pensato il Covid), pubblicano comunque a caratteri cubitali sui siti del comune l'"allerta meteo" e danno indicazioni del tipo "a causa del forte vento è sconsigliato circolare per strada", oppure "attenti agli alberi che potrebbero cadere". Ma perchè lo fanno? Per scaricarsi di responsabilità ovviamente, per la stessa ragione per la quale decretano la giornata "stop auto" quando crescono le polveri sottili nell'aria. In questo caso per evitare contestazioni da parte del ministero dell'Ambiente. La riprova l'ho avuta circa un annetto fa quando, senza che vi fosse chissà quale catastrofe particolare in arrivo, due sindaci di capoluoghi di provincia chiusero contemporaneamente le scuole per "allerta meteo". La cosa mi sembrò strana e, per curiosità, andai a controllare il bollettino meteo originale, non quello che avevano pubblicato sui siti del Comune. Il giallo fu subito chiarito: avevano scambiato il meteo dell'entroterra, con quello marino. La burrasca era annunciata al centro del mediterraneo, ma loro avevano chiuso le scuole di ogni ordine e grado in pianura e tra i monti. Questa cosa mi ricordò quanto mi disse una volta un contadino sull'"odore della pioggia". Non quello che si avverte quando piove ma una, due ore prima che piove. Perchè Madre Natura muta la concentrazione di umidità molto prima che piove, e, contemporaneamente, gli odori delle piante e degli alberi diventano più intensi. E chi sa cogliere questi segnali non si bagna. Già l'"odore della pioggia", ma a noi che ce ne frega. Allerta meteo, e tutti a casa. Bah, ascoltiamo il video qui sotto che è meglio.