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L'App 'Io' che ci restituisce il 10% scaricata da milioni di persone, l'App Immuni flop totale

Da ieri l'App "Io", che ci consente di ricevere la restituzione del 10% di ogni acquisto con la carta di credito fino ad un massimo di 150 euro nel mese di dicembre, è stata scaricata da milioni di italiani. L'App Immuni, che avrebbe dovuto individuare i positivi con cui il possessore entrava in contatto per tracciare il virus, è stata installata da pochissime persone. E la maggior parte di quelli che che l'hanno scaricata non l'hanno attivata, o l'hanno disattivata poco dopo. Ma come, la gente tiene più ai soldi che alla salute? Questo paradosso in parte è vero, perchè molti si illudono di poter comprare anche la salute con i soldi. Ma il successo di "Io" e il naufragio di "Immuni" dipendono dall'egoismo a fondamento della natura umana di cui i promotori dell'una e dell'altra App non possono non tenere conto. Con Immuni si denuncia la propria positività al virus per evitare che noi contagiamo gli altri. Con "Io" si acquista un bene materiale pagando meno di altri. Vi renderete conto che stiamo parlando di due "grandezze" non commensurabili a livello di valutazione di massa? Del resto, se la generosità e la civiltà fosse così diffusa, nessuno proverebbe a fare "fesso il virus" pranzando lo stesso a 20 per tavolo, andando in vacanza all'estero e portando il virus a casa, organizzando ora la partenza per la montagna in modo da evitare le norme restrittive del 21 dicembre, uscendo di casa ben sapendo di essere positivo e contagioso, mettendo in malattia i propri dipendenti anzichè segnalarli all'Asl come positivi...etc. etc. Quindi, se così stanno le cose, è inutile essere generosi e civili? No bisogna continuare ad esserlo e far comprendere a chi non vuole la lezione che viene dal Covid. Ci sono cose che ci colpiscono tutti e che solo insieme possiamo combattere e vincere. Questa non è morale (quella non si può insegnare) ma è senso pratico. Il virus appartiene a quel genere di cose che non si superano con la furbizia ai danni degli altri.