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L'uso stupido dell'intelligenza artificiale che confonde la mente

Una foto perfetta: Donald Trump che bacia appassionatamente Kamala Harris. Se fosse stato un disegno, una vignetta, anche un fotomontaggio sarebbe stata satira. No, invece, è una falsificazione che fa il giro del mondo sul web ed è stata costruita con l'intelligenza artificiale. Ossia quella foto è figlia di una fecondazione di algoritmi che riesce a rendere un'immagine falsa più vera di una che rappresenta la realtà. Comprese le ombre, i contorni, le proporzioni, le prospettive, ossia tutte cose che un fotomontaggio classico non riuscirebbe a fare. Il risultato è che in tanti, moltissimi, credono che quel fatto sia rialmente avvenuto e le conseguenze di cose del genere (immaginate ad esempio in prossimità del voto) possono modificare il comportamento di migliaia di persone. In poche parole un falso condiziona il comportamento di persone in carne ed ossa e non solo nell'ambito politico. Già perchè proprio questo è il punto. Prendiamo un altro esempio. Il web è inondato di foto di case e ville bellissime costruite sugli scogli, sulle spiagge, in posti incantevoli. Anche in questo caso l'Ia modifica colori, luoghi, situazioni e, leggendo i migliaia di commenti di chi le vede, si comprende che la maggior parte dei fruitori del web ritiene che quei posti e quei luoghi esistono davvero. Ma non solo; anche luoghi veri, già incantevoli di loro, vengono "ottimizzati" con l'Ia al punto che diventano tutt'altra cosa (colori esagerati, proporzioni inesistenti, paesaggi modificati). Il risultato è che chi visita veramente quei luoghi resta poi deluso, come del resto resta deluso se vede dal vivo un uomo o una donna che trascorre le sue giornate a postare foto passate al setaccio con decine di filtri digitali anti rughe, anti vecchiaia, rassodanti per il corpo ma, evidentemente, non per la mente. Ok, si dirà, che oguno è libero di fare ciò che vuole. Certo, ma in molti dei casi citati siamo di fronte ad episodi di mistificazione e, nell'ambito commerciale, quando la confusione viene creata ad arte, di truffa. Ovviamente ciascuno è libero di immaginare la realtà come meglio crede e anche di fare uso della suggestione del web ma, se non riesce più a distinguere il vero dal falso o il reale dal surreale, occorre fornire dei mezzi che limitino la confusione. C'è libertà quando c'è consapevolezza ma quando l'uso stupido dell'intelligenza artificiale mischia le carte, l'inganno è dietro l'angolo. Così quello che è artificiale diventa sempre più intelligente e ciò che è umano appare sempre più stupido.