featured image

La disinformazione istituzionale sul virus fa più danni della mancanza di informazioni

Domani ci sarà un incontro tra Governo e Regioni per valutare la situazione dell'impennata di casi Covid. Poi il presidente Conte firmerà un un altro Decreto. Norme più restrittive sull'uso delle mascherine (dopo il fatto che le dobbiamo metterle anche in casa, resta solo che vanno indossate mentre si dorme), orari anticipati di chiusura dei locali pubblici, limitazioni di circolazione tra regioni. Questi dovrebbero essere i punti per evitare che la situazione precipiti e si debba giungere ad un altro blocco totale. Ok, tutto ciò che deve essere fatto per tutelare la salute pubblica va fatto. Però contestualmente è essenziale anche uno sforzo di chiarezza in più. Non è possibile che il ministro degli esteri annunci durante una trasmissione televisiva che entro dicembre avremo il vaccino. Non è compito suo e non è quella la sede ma, soprattutto, è l'ennesima dimostrazione di come la comunicazione istituzionale in materia di Covid fa acqua da tutte le parti. Vorremmo sapere da un'unica fonte autorizzata una serie di cosette: questa ondata è diversa da quella precedente, è davvero meno virulenta? Quando realmente potremo vaccinarci? Qual è la situazione reale dei ricoveri negli ospedali? Come è possibile andare avanti così con la scuola, con continue lezioni interrotte e sanificazioni a spese degli istituti che non hanno i soldi? Invece su questi ed altri temi, di volta in volta di moda, parlano tutti, dai ministri agli uscieri dei ministeri, in tutte le trasmissioni televisive e su tutti i social senza dire nulla di concreto. C'è solo una cosa peggiore della mancanza di informazione che è tipica dei regimi totalitari, la disinformazione che è tipica dei Paesi democratici governati male.

E SE VOLETE ASCOLTARE UNA RIFLESSIONE IN VOCE CLICCATE SUL LINK SEGUENTE
TUTTA COLPA DEL CALCETTO

 https://www.spreaker.com/episode/41408461