Quanto sta accadendo a Mondragone è il classico esempio di una situazione non governata dalla politica che esplode. E, quando ciò accade, i politici la chiamano "emergenza" e si accusano a vicenda per raccattare qualche voto. Cerchiamo di riassumere i fatti, mettendo da parte preconcetti ideologici. I campi del Casertano sono nel periodo di raccolta e gli italiani non vogliono più fare i braccianti. In Bulgaria gli agricoltori pagano molto meno degli agricoltori italiani, quindi i braccianti bulgari vengono a lavorare in Italia. Ma come ci vengono? Non certo tramite gli uffici collocamento. Ci sono criminali bulgari che sfruttano i connazionali, li fanno venire con metodi tutt'altro che leciti in Italia, pretendono una percentuale sulla loro paga al nero in Italia, un'altra sull'alloggio nei Palazzi Cirio e li ammassano in maniera indegna negli appartamenti di Mondragone. Si tratta di case che nessun italiano prenderebbe in locazione, quindi ai proprietari italiani conviene fittarle così, ovviamente al nero. In questo coacervo di illegalità nessuno controlla se i braccianti che vengono dalla Bulgaria portano con loro anche il Covid, oltre al drammatico carico di necessità e miseria. Così una donna bulgara partorisce all'ospedale a Sessa Aurunca, le fanno il tampone come da prassi, risulta positiva e si scopre il pentolone dei Palazzi Cirio. Le cose dovevano andare molto diversamente. Il Governo italiano, in piena emergenza Covid, avrebbe dovuto disciplinare i flussi e controllare i braccianti immigrati dal punto di vista sanitario. Per garantire i lavorati, i datori di lavoro in Italia e la popolazione locale. Invece i braccianti bulgari sono ora reclusi in quarantena e non possono lavorare, i prodotti agricoli stanno marcendo nei campi, l'economia turistica di Mondragone è stata ammazzata, le casse pubbliche sono dissanguate dai costi dei tamponi e delle spese sanitarie, dei generi alimentari, delle paghe e degli straordinari per esercito e forze dell'ordine . Bingo. Di peggio non si poteva fare.

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