
La Giustizia del Marchese del Grillo
Il presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati, dopo aver preso atto delle dimissioni di 10 componenti Anm, due dalla giunta, ha affermato che "Nella magistratura c'è una gigantesca questione morale". Il caso, con tanto di richiamo del Presidente della Repubblica, è esploso dopo l'inchiesta sul giudice Palamara, accusato di aver condizionato a tavolino e politicamente le nomine di magistrati in ruoli chiave dell'amministrazione della Giustizia. Palamara dopo l'espulsione dall'Anm ha dichiarato di "non aver agito da solo" e che farà il nome degli altri magistrati coinvolti. Proprio come il Marchese del Grillo nel video che potete vedere qui sotto. E' evidente che occorre una riforma della giustizia, lo dicono tutti i politici ma nessuno lo fa e, quando si prova a farlo, i magistrati fanno puntualmente muro.
Eppure non è difficile individuare alcune cose che andrebbero cambiate. Primo: la responsabilità civile dei giudici. Non è possibile che un magistrato, diversamente da quanto accade per tutto il resto dei cittadini, se sbaglia non paga. Se infatti un magistrato manda in galera una persona e poi risulta che il suo errore è dovuto a sue gravissime omissioni, il risarcimento per ingiusta detenzione lo paga lo Stato. Ossia noi. Seconda cosa i tre poteri principali dello Stato, legislativo, giudiziario ed esecutivo sono tassativamente indicati come separati dalla nostra Costituzione. Sarebbe quindi opportuno che chi sceglie la carriera in magistratura non abbia, per legge, la possibilità di mettersi in politica e candidarsi. Perchè ogni candidatura con un partito politico getta un'ombra sull'imparzialità precedente del magistrato stesso. Infine il male incurabile della giustizia italiana è l'assoluta lentezza dei processi, sia penali sia civili, e una giustizia in ritardo è sempre una giustizia negata. Attualmente i processi si svolgono nei tribunali dalle 9 alle 14, più o meno, ma in una situazione come la nostra perchè non prevedere udienze dalle 9 alle 20 di sera? Certo occorrerebbero più magistrati e più personale, ma se la giustizia è una priorità bisogna pure investire perchè funzioni. Ovviamente questi tre "banali" rilievi sono solo dettati dal buon senso, lo stesso buon senso che però, purtoppo, fa comprendere a noi cittadini che legge, giustizia e realtà troppo spesso non sono concetti sovrapponibili nel nostro Bel Paese.
Ce lo spiega egregiamente nel video qui sotto il Marchese del Grillo che affermava già ai suoi tempi: "La Giustizia è morta".