
Lockdown a Natale, non è vero (per adesso) ma tutti si spaventano
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"Credo che un lockdown a Natale sia nell'ordine delle cose: si potrebbe resettare il sistema, abbassare la trasmissione del virus e aumentare il contact tracing. Così come siamo il sistema è saturo", spiega il microbiologo dell'Università di Padova, Andrea Crisanti, ospite di Studio 24, citando l'esempio della Gran Bretagna che ha deciso di fare lockdown durante le vacanze scolastiche.
Ci risiamo. Un'opinione personale, legittima come tutte le opinioni ma non fondata su alcuna analisi concreta (semplicemente perchè nessuno può fare previsioni da qui a due mesi) diventa la notizia del giorno. E lo diventa perchè l'eventualità di fare il Natale chiusi in casa, senza contatti con nessuno, è la cosa che spaventa più di altre. Possiamo andare avanti così? A colpi di allarmi e ipotesi devastanti che vengono da chiunque abbia un titolo di studio anche lontanamente assimilabile alla parola virus, o anche no?