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Finalmente c'è una svolta. Le autorità nazionali sanitarie non comunicano ufficialmente che ritengono questa seconda ondata meno pericolosa della prima ma, nei fatti, lo dimostrano. La quarantena è infatti ridotta da 14 a 10 giorni e, soprattutto, stop alla roulette infinita del doppio tampone che ha portato molti positivi a restare in quarantena per mesi. Ora basta un tampone negativo dopo 10 giorni per considerare guarita la persona e, dopo 21 giorni senza sintomi, anche se il tampone continua ad essere positivo, la persona è considerata guarita.
Di seguito nel dettaglio le nuove norme
I contatti dei casi sospetti
Da ora in avanti tutti coloro che sono stati a contatto con un caso sospetto dovranno restare a casa 10 giorni e non più 14. Alla fine del periodo dovranno fare un test che accerti la negatività e potrà essere sia il tampone molecolare (ritenuto lo standard dal punto di vista della diagnostica) che un test rapido antigenico, cioè uno di quegli esami che si stanno introducendo nel sistema proprio in questo periodo.

I casi positivi asintomatici
Chi viene trovato positivo con un tampone, magari perché è un contatto di una persona infettata dal
coronavirus, ma non sviluppa alcun sintomo dovrà stare in quarantena per 10 giorni. A quel punto farà un tampone e in questo caso è previsto solo un esame molecolare (e non due), cioè quello classico, perché ritenuto più sicuro.
Caso positivo asintomatico che non si negativizza
Se dopo 10 giorni il tampone effettuato su un asintomatico è sempre positivo il test viene ripetuto dopo 7 giorni. Arrivati al ventunesimo giorno di isolamento, però, questo viene interrotto comunque "in quanto le evidenze disponibili non documentano alcun caso di presenza di virus competente per la replicazione", dice il Cts. In pratica questa persona non è più infettiva e può uscire dall'isolamento senza fare alcun nuovo test.
Caso positivo sintomatico
Si tagliano i tempi anche in questo caso. Si scende infatti ancora una volta da 14 a 10 giorni ma è necessario che negli ultimi 3 di questo la persona interessata non abbia avuto alcun sintomo. Se la sintomatologia va invece avanti per un periodo più lungo, ad esempio 12 giorni, si arriverà a 15 con i 3 giorni in assenza di sintomi. Ancora una volta è necessario un solo test molecolare e non più due come era previsto fino ad ora.