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Natale e Capodanno liberi o in casa? Chiedetelo a San Gregorio

I contagi scendono, la situazione drammatica rispetto a quindici giorni fa è migliorata in Italia e in Campania. Soprattutto perchè è diminuita la pressione sugli ospedali. In queste condizioni impazza il dibattito sull'allentamento delle misure anti Covid. Sia quello politico (come sempre strumentale e funzionale a colpire l'avversario) sia quello sui social (come sempre scarsamente documentato ed orientato a portare avanti la tesi che più ci fa comodo). C'è chi dice di ripristinare la mobilità tra Comuni e quindi far circolare liberamente anche tra regioni, chi dice come il Governatore De Luca che "quest'anno bisogna dimenticare  Natale e Capodanno" (intesi come occasione per stare insieme e fare casino). Io dico che sarebbe più che giusto eliminare i divieti per la maggior parte degli italiani perchè sono persone responsabili e lo hanno dimostrato. Ma credo pure che la fetta di irresponsabili non può essere contenuta se non con i divieti assoluti. Quindi non c'è scelta: se non si vuole che a metà gennaio ricrescano positivi, terapie intensive e morti, bisogna continuare a tenere duro e limitare il più possibile gli spostamenti. In fondo quello che stiamo facendo assomiglia molto a quando si fa una dieta. Se le due prime settimane si osservano le prescrizioni e si perde peso bisogna andare avanti: se si interrompe ritorna il peso di prima e anche di più. Una dimostrazione pratica ve la fornisco anche in immagini. La parte sinistra della foto sopra rappresenta San Gregorio Armeno a Napoli questa mattina (il deserto, finanche un'auto parcheggiata nel vicolo), alla destra la stessa strada un anno fa. Ebbene ci vogliono 24 ore di "liberi tutti" per passare dalla desolazione di oggi (che fa male al cuore) al pigia pigia infernale di ieri che sarebbe un vero e proprio "banchetto" per il virus. E questo vicolo di Napoli riproduce in scala quello che accadrebbe ovunque in tutt'Italia. Quindi se volete sapere se è opportuno aprire tutto o resistere ancora un pò, chiedetelo a San Gregorio.