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Dopo un anno dal focolaio di Whuan la Cina accetta una 'visita guidata' dell'Oms sulle cause della pandemia

Il focolaio un anno dopo. Il “presunto” focolaio per alcuni e il focolaio “certo”, per altri. Wuhan un anno dopo. Una missione della Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) volerà proprio lì, per effettuare indagini e ricerche sull'origine del contagio.
Si tratta di un team composto da 12-15 esperti internazionali che esaminerà i campioni umani e animali raccolti dai ricercatori cinesi nella prima fase dello studio. Il viaggio verrà effettuato in gennaio.

La missione approderà in Cina dopo un lungo negoziato effettuato con Pechino. Il portavoce dell'organizzazione Onu, Hedin Halldorsson, ha confermato l'avvio della missione internazionale, a un anno dalla comparsa dell'agente patogeno che ha infettato oltre 73 milioni di persone in tutto il mondo uccidendone più di 1,6 milioni.

Questa notizia ha dell'incredibile. Per un anno la Cina (paese da cui il Covid si è diffuso in tutto il mondo) non permette a nessuno di fare indagini indipendenti sulle modalità originarie e di diffusione del virus. Ora organizza una "visita guidata" cui partecipano gli ispettori dell'Oms. Si proprio quell'Organizzazione mondiale della sanità il cui apporto principale alla comunità internazionale è stato il seguente: rispettate le distanze e mettete le mascherine. Quando gli ispettori torneranno, ci diranno: "tutto a posto madama la Marchesa".