
Pranzare su una giostra e farlo passare per una questione di stile
L'ultima moda (americana) è arrivata anche da noi. Si chiama Dinner in the sky, Cena nel cielo, si tratta di una piattaforma che una gru posiziona a 50 metri di altezza, e su cui un gruppetto di persone può pranzare o cenare. L'"evento" (così lo pubblicizzano) è in fase di allestimento alla Mostra d'Oltremare a Napoli. Poi si sposterà anche al Belvedere di San Leucio (spero la Soprintendenza faccia le opportune verifiche, perchè esteticamente fa schifo, e quindi voglio sperare che non la piazzino nel bel mezzo del complesso monumentale).
Il punto è che, secondo me, ogni cosa dovrebbe essere chiamata per il giusto nome. La lingua italiana, meravigliosa anche per questo, ce lo consente. In questo caso infatti non c'è alcun evento, nessuna cena esclusiva, nessun fascino o stile italiano. Quello, se mi consentite, si vive quando si cena su una terrazza a Ravello, di fronte al mare di Sorrento o Positano, su un rifugio a 2000 metri sulle Dolomiti, giusto per fare qualche esempio. In questo caso, al costo di 200 euro, si viene piazzati su un seggiolone e imbracati insieme ad un'altra ventina di persone. Una gru di quelle usate nei cantieri meccanici ci tira su a 50 metri e due camerieri servono delle pietanze in vassoietti che, a guardarli, mi sembrano molto simili al pasto che si consuma in aereo. Ora questa cosa può essere pure divertente e non è detto che io non la farei. Ma con un panino e una birra Peroni in mano (l'unica cosa che avrebbe un fascino italiano anche in quel contesto), giusto per provare l'ebbrezza di stare appeso ad un cavo. Quindi una sorta di giostra dove, se uno non soffre di mal d'aria, si mangia pure qualcosa. Del resto è logico che gli americanI dovessero inventarsi qualcosa del genere. Le sky line delle loro città sono bellissime se si guardano da lontano perchè solo da lontano, anche il cemento e i neon dei grattacieli possono avere un loro fascino. Ma noi che abbiamo la fortuna di respirare storia e tradizione in ogni borgo italiano, di camminare su strade lastricate dai romani 2000 anni fa, di cenare affacciati sul mare della costiera amalfitana. Noi, una cosa del genere, non la possiamo chiamare cena esclusiva. Eppoi una domanda che non ho trovato nei depliants illustrativi: se durante le due ore della cena sullo giostrone mi viene di andare in bagno come faccio: mi danno un paracadute e mi ritirano su con una fune.
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