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Riapre la Reggia di Caserta ma con prenotazioni e norme Covid

Sicurezza e libertà non possono mai essere fruiti, contemporaneamente, al massimo. Quanto più si vuol essere sicuri tanto più bisogna accettare regole che ci privano di porzioni di libertà. La Reggia di Caserta, con il suo immenso Parco, il Giardino all'Inglese, la Peschiera Grande, la Castelluccia, solo per citare alcuni dei luoghi più noti, è stata concepita come luogo di libertà. Innanzi tutto era una "casa di vacanza" dei Borbone e, poi, nel Parco e negli Appartamenti, i Reali e la Corte si intrattenevano per svago, per studio, per frequentare gli altri nobili dell'epoca e tessere relazioni internazionali. Da martedi, dopo quasi tre mesi di chiusura per Covid, sarà possibile per il pubblico tornare a Palazzo Reale, nel Parco per ora, e dal 17 giugno anche negli Appartamenti. Ma come si tornerà? Ingressi limitati e solo su prenotazione, mascherine obbligatorie, misurazione della temperatura, divieto di qualsiasi contatto ravvicinato tra i frequentatori. Ovviamente nessuna manifestazione e niente visite guidate. Una vera e propria sofferenza per chi è abituato a vivere Le Reggia in condizioni normali. Ma per ora "deve essere così", come sottolinea il direttore della Reggia, Tiziana Maffei, nella video intervista che troverete in basso. E il "risveglio" condizionato della Reggia la accomuna a tutto l'immenso patrimonio artistico culturale italiano, dagli Uffizi, agli Scavi di Pompei, a Parco archeologico del Colosseo e via discorrendo. Ebbene, ora che non possiamo più viaggiare all'estero, è importante che noi italiani frequentiamo questi luoghi, magari ci ritorniamo se li abbiamo già visti. Fare vacanze in Italia e visitare le bellezze italiane (contribuendo così agli incassi dei nostri monumenti) è in questa fase importante quanto continuare a comprare prodotti italiani. "Aiutati che Dio ti aiuta" non è una regola economica ma, in attesa dei miliardi di milioni promessi dall'Ue, è una necessaria regola di sopravvivenza per tutti.