Si chiama ironia. E' l'arte di dire cose serie e drammatiche con leggerezza ma non con superficialità. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha, evidentemente, questa dote. Io molto meno. Per questo vi consiglio di vedere prima il suo video qui sotto e poi vi invito con me a fare un ragionamento. Attualmente, c'è poco da girarci intorno, c'è una sola regione in Italia in cui i contagi da Covid 19 sono ancora altissimi: la Lombardia. Al netto dell'ipotesi, che tralasciamo per adesso, che le autorità regionali di questo territorio abbiamo "truccato" per difetto i dati sui contagiati, resta il fatto che circa l'80% dei nuovi contagi avviene in Lombardia. Nonostante questa certezza il Governo nazionale, che il 3 giugno dovrebbe riaprire la mobilità tra regioni, sta lavorando a due ipotesi: o riaprire subito tutte regioni, o far slittare di una settimana la mobilità interregionale in tutt'Italia. Entrambe le ipotesi sono le più stupide possibili, non perchè siano stupidi coloro che le adotteranno o coloro che stanno spingendo per farle adottare (infatti non è stupido chi persegue un proprio interesse anche a danno degli altri, è solo moralmente esecrabile), ma perchè sono illogiche. Immaginate che in una scuola elementare tre bambini vengono colpiti da morbillo e quindi stanno a casa per non contagiare il resto della classe. Poi due guariscono e uno ha bisogno di più tempo. In questo caso che facciamo, teniamo a casa anche gli altri due sani finchè non guarisce il terzo o rimandiamo tutti a scuola con il rischio di far ammalare tutta la classe? Ovviamente rimandiamo in classe i due guariti e diciamo ai genitori del terzo che può riprendere le lezioni quando non è più contagioso. Per la classe delle regioni italiane il Governo non prende per nulla in considerazione questa ipotesi. Così, mentre il Governatore della banca d'Italia Visco annuncia che il Pil dell'Italia scenderà del 13% (un calo mostruoso), noi continuiamo a penalizzare tutta l'Italia per una regione che necessita di più tempo per "guarire". E e ho detto tutto...