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Scemo chi legge...e condivide

Tra le scemenze che ho visto su Fb negli ultimi tempi quella che vi propongo nella parte sinistra della foto sopra è magistrale. "Lo sapevi che ogni pneumatico viene fornito con un chip prefabbricato Gps, in modo che possono trovarti ovunque tu sia con le reti 5G? Se non vuoi essere seguito devi tagliare la piccola antenna che spunta fuori dal pneumatico".
La piccola antenna? Ma se è il valvolino di gonfiaggio della ruota. Se la tagliamo restiamo con la ruota a terra, altro che Gps e 5G, e sicuramente nessuno ci seguirà.  Ma semplicemente perchè avremo l'auto in panne e non potremo muoverci. Ebbene una cosa così evidentemente falsa ha collezionato centinaia di migliaia di visualizzazioni su Fb e non mi stupirei se qualcuno ha anche preso la tenaglia ed ha tagliato l'"antenna" per essere certo di non essere seguito. Questa "notizia", se proviamo ad analizzarla un attimo, spiega cosa sono le fake news o bufale dal web e come funziona un meccanismo che frutta bei soldini. Innanzi tutto sgombriamo la mente dalla possibilità che chi l'ha creata è scemo, al contrario siamo scemi noi. Lui ha fatto leva su una serie di elementi che colpiscono l'immaginario collettivo. Primo: il fatto che ciascuno di noi si crede così importante da essere seguito (nella realtà non gliene frega niente a nessuno dove andiamo e con chi stiamo, a parte ai pettegoli del pianerottolo affianco). Secondo: Gps è da anni ormai quasi sinonimo di spionaggio e basta citare il termine per accendere la nostra fantasia circa la possibilità di spiare gli altri e far sorgere in noi il terrore che possano spiare noi. Terzo: il 5G, ossia l'ultima tecnologia di comunicazione per reti cellulari, è divenuto il fantasma mostruoso da cui ogni male deriva, compreso il Coronavirus. Quindi anche solo ipotizzare che quando prendiamo l'auto, abbiamo quattro 5G sotto al...all'abitacolo, ci fa andare in paranoia. Questi ingredienti, preconfezionati ad arte, da uno che di comunicazione ne capisce, rendono virale la "notizia" e migliaia di persone la visualizzano. Così alimentano di clik una pagina o un sito su cui vengono scaricati bei soldini. Senza contare la felicità dei gommisti quando qualcuno decide di seguire le indicazioni alla lettera.
Ma se l'antennina è una fake, ben altri sono i rischi reali per la nostra privacy. L'altro lato della foto riguarda il report che fa Google a tutti coloro che attivano la funzione di geolocalizzazione, indispensabile ad esempio per google maps e tantissime applicazioni. Questi si che sanno dove andiamo, quali spostamenti facciamo, che cosa abbiamo comprato e, dall'incrocio dei dati delle persone, possono sapere anche con chi siamo stati. Morale della favola: nell'era digitale siamo tutti più informati ma anche più ignoranti. Abbiamo ceduto la nostra riservatezza in cambio dell'uso della tecnologia e pensiamo di poterla difendere tagliando le valvoline delle ruote. Ma allora cosa dovremmo fare? Niente, perchè della tecnologia non si può far a meno, ma almeno smettiamola di credere di avere ancora una privacy.