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Scuola, riapriranno mai quei cancelli?

Mariachiara Pragliola

Prima, il solo pensiero di avere matematica, si scherza, faceva venir voglia agli studenti di rimanere a casa, mentre ora piuttosto che rimanere a casa con tante restrizioni gli studenti farebbero matematica tutte le mattine. La vita degli studenti poteva apparire monotona ed ordinaria: sveglia presto, scuola, ogni tanto uscire con gli amici, qualche confidenza, solo per passare tempo con loro, niente di che...adesso darebbero tutto per quelle piccole cose. 

Si svegliano comunque presto, ma non escono per andare a scuola non possono andare in giro a trovare i loro amici, non possono prendere l'autobus perché non si possono spostare. L’unica cosa che si può fare è sperare e desiderare di ritornare alla vita “monotona” di prima perché questa è decisamente deprimente. 

È proprio vero che si comincia ad apprezzare  qualcosa quando non ce l’hai più. 

Rimanere chiusi in casa dà ai giovani una sensazione di soffocamento: sempre le stesse cose, sempre la noia che li accompagna. Non si sa come continuare ad affrontare questa situazione: ritornare alla normalità è un’esigenza primaria per questi studenti che saranno le donne e gli uomini che dovranno  essere la classe dirigente, lavorativa e politica della nostra nazione. 

Liceo Classico "D.Cirillo" Aversa