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Scuola si apre il 14, anzi il 24, anzi mo vediamo quando e come...

Non è l'incremento dei contagi a mettere in forse l'apertura della scuola il giorno 14 settembre, ma la confusione e la disorganizzazione che regna sovrana da mesi a livello nazionale, regionale e comunale.
In tutto questo tempo non si è affrontato il problema fondamentale. Il virus si contrasta sopratutto con il distanziamento. Quante e quali aule consentono di contenere gli stessi studenti distanziati di due metri? Secondo me nessuna. Quindi, da subito, andava divisa ogni classe in due gruppi che a giorni alterni facevano lezioni in aula e da remoto. Poi ovviamente tutti i controlli con i termoscanner ma non ci sarebbe stato bisogno di mascherine durante le lezioni.
Invece si è pensato a tutto quello che non serviva: banchi con le rotelle, creazione di tavoli di confronto con i sindacati (la cosa più inutile del mondo in questa circostanza), l'assunzione di altro personale docente e non docente (ma perchè, mica si devono raddoppiare gli studenti, si devono solo separare usando la didattica a distanza). Intanto i giorni passavano, in verità pensando più a fare svolgere le elezioni che non a fare ripartire le lezioni (altrimenti non si capisce come è possibile che una settimana dopo la riapertura delle scuole milioni di persone vengono convocati in quelle stesse aule per votare).
Ora  nuovi contagi registrati nelle ultime 24 ore sono 1.411 (contro i 1.367 di ieri). Si tratta del nuovo dato più alto dagli inizi di maggio. Nessuna regione si trova a zero contagi. Sono 5 i morti, in calo rispetto ai 13 di ieri. I tamponi sono stati 94.024, ancora più del livello massimo di ieri, secondo i dati del ministero della Salute.
Secondo me il problema non è riaprire le scuole, ma farle restare aperte per più di un mese.

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