
Tu vai a Mykonos...e io pago
Può un'ordinanza risolvere l'enorme problema sanitario derivante dalla mancanza di responsabilità? Sicuramente no. Per questo ora gli ospedali italiani sono in tilt. Per fortuna non perchè le terapie intensive sono piene, ma perchè c'è l'assalto dei turisti di ritorno dai paesi stranieri a rischio che, una volta atterrati, si sentono terrorizzati e corrono a farsi il tampone. Certo, se si fossero terrorizzati prima di partire per la Grecia, la Croazia e Malta quando tutti gli sconsigliavano di farlo, ci sarebbero meno problemi. Ma purtroppo il buon senso è figlio dell'intelligenza e quindi...Ma torniamo a chi rientrando da questi Paesi ora è obbligato a farsi i tamponi per legge e, se positivo, ad osservare la quarantena. Sapete quanto cosa ogni tampone al sistema sanitario nazionale? Tra i 24 e 25 euro. Ora se è vero che ciascuno è libero di andare in vacanza dove vuole è anche vero che i costi sociali di questa libera scelta non li dobbiamo pagare tutti. Per questo sarebbe giusto che chi ha deciso di fare a Mykonos "la notte leone, la mattina tampone", al rientro affronti tutte le spese sanitarie necessarie a garantire sicurezza a chi è rimasto in Italia. Anche perchè le stesse attrattive di musica e sballo che ci sono a Mykonos ci sono anche in Italia (anche a Varcaturo giusto per rimanere in Campania) e non mi venite a dire che i ragazzi che vanno in Grecia e Croazia per divertirsi, lo fanno per il mare limpido. Ho avuto anche io 20 anni ed ho trascorso notti intere con un bicchiere in mano e la musica assordante nelle orecchie, la mattina poi tutti a dormire fino alle sei di pomeriggio: colazione e di nuovo in disco. Il mare e le attrazione turistiche, per questo tipo di turismo, sono le stesse in Croazia e a Ischitella. Solo che i costi sanitari sono altissimi. Tu vai a Micconos...e io pago.
Nella foto ragazzi in fila al Cotugno di Napoli per il tampone subito dopo il rientro dalla Grecia e nel video Mykonos, alla faccia del virus