
Un altro virus dai maiali cinesi, ma perchè non consumiamo prodotti italiani?
Un nuovo virus che verrebbe dai maiali, ancora una volta, potrebbe provenire dalla Cina. Non solo Covid-19. Se gli scienziati continuano ad assicurare che quella legata a Sars-Cov-2 non sarà l'ultima pandemia, una nuova minaccia si profila all'orizzonte, e ancora una volta arriva dalla Cina. Un nuovo ceppo di influenza che ha il «potenziale» per scatenare una pandemia è stato identificato, in Cina, da un team di scienziati cinesi e britannici. Il virus è emerso di recente ed è veicolato dai maiali, ma può infettare l'uomo, dicono i ricercatori. Il timore è che possa mutare ulteriormente in modo da diffondersi facilmente da persona a persona e innescare un focolaio globale.
Ma perchè tutte queste minacce virali vengono dalla Cina? La risposta è molto semplice. Nonostante siamo abituati, noi italiani, ad autocommiserarci, in realtà abbiamo il più efficiente sistema di controllo alimentare del mondo. I prodotti italiani, sia quelli che provengono dalla macellazione, sia quelli che provengono dai campi, sono sottoposti a controlli rigidissimi che nemmeno in Germania vengono attuati. In molti altri Paese non è però così, come in Cina. Quindi lì, con meno igiene e controlli sanitari, è molto più facile che un nuovo virus passi dagli animali all'uomo e dia luogo ad una pandemia. Ma noi cosa possiamo fare per difenderci? Certo non possiamo far applicare le regole in casa d'altri, ma possiamo acquistare e consumare solo prodotti italiani. In tal modo facciamo bene alla nostra economia e abbiamo la sicurezza della tracciabilità di carne, verdura e qualsiasi altro prodotto alimentare.