
Un Daspo per l'imbecille del museo
È
stato individuato, e ha ammesso la propria responsabilità, il
turista austriaco che sabato scorso aveva danneggiato la "Paolina
Bonaparte" di Antonio Canova, custodita nel Museo Gipsoteca di
Possagno. L’uomo ha vandalizzato l’opera che ritrae la sorella di
Napoleone Bonaparte ritratta come Venere vincitrice dopo essere
andata in sposa al nobile romano Camillo Borghese, sedendosi sui suoi
piedi per scattarsi un selfie. L'uomo, che faceva parte di un
gruppo di turisti connazionali, è stato filmato mentre si sdraiava a
fianco della statua, scattando fotografie. Nel rialzarsi era
scivolato, e accortosi del danno era scappato allontanadosi
velocemente.
Fin
qui la notizia di cronaca che va subito corretta in ordine ad un
elemento sostanziale: quello non è un uomo, è un imbecille. Una
persona del genere va sanzionata in maniera esemplare e portata ad
esempio negativo, innanzi tutto diffondendo nome e cognome e la
ripresa con il viso ben in chiaro. E il filmato va diffuso nelle
scuole per far comprendere agli studenti a quale livello può
giungere la scemenza umana. Basta guardare
il video qui
sotto per rendersene conto. L'imbecille ciondola per il museo senza
osservare nulla, senza incuriosirsi a nulla, senza informarsi di
nulla, per cui viene da chiedersi che cavolo ci è entrato a fare.
Poi il "lampo di genio", si sdraia su una statua del Canova
e la sua accompagnatrice, la cui intelligenza evidentemente è pari
alla sua, gli scatta, un selfie. Nello sdraiarsi sulla statua,
l'imbecille, danneggia i piedi dell'opera d'arte. Poi fa finta di
nulla e si allontana. Verrà poi identificato dalle telecamere.
Ora
il punto è. Cosa aggiunge un selfie siffatto alla reputazione o allo
spessore umano dell'imbecille? Il fatto che lo metterà su Instagram
lo farà sentire spiritoso, scaltro, autore di un'impresa da
ricordare? Selfie di questo tipo, che danneggiano opere d'arte e
ambienti naturali, vengono scattati a centinaia ogni giorno. Ebbene
penso che una società civile debba difendersi da tali personaggi.
Perchè se uno non vuole avere nulla a che fare con l'arte e la
cultura è libero di farlo. Ma danneggiarla con comportamenti
imbecilli non può essere consentito. Quindi ci vorrebbe una bella
multa almeno di un migliaio di euro da devolvere al museo e un Daspo
per i luoghi artistici che impedisca all'imbecille di entrare per
tutta la sua vita in un luogo d'arte. Così, a casa sua, può
fotografarsi all'infinito senza danneggiare e oltraggiare nulla.