
Una vita da pecore, così aiutiamo il virus
Ormai si è capito: l'unica arma che abbiamo contro il virus è la distanza. La stessa mascherina funziona in assoluto se associata alla distanza. È come se in una battaglia corpo a corpo abbiamo solo lo scudo per parare i colpi, non la spada per uccidere il nemico. In questo caso la cosa più logica da fare per salvare la pelle è, almeno, non gettarsi nella mischia. Se no, prima o poi, con il solo scudo, una mazzata in testa ce la becchiamo di certo. Ebbene, nella battaglia contro il Coronavirus, continuiamo a comportarci come un gregge di pecore. Tutti al mare la domenica mattina e rientro alle 17 del pomeriggio, tutti fuori allo stesso baretto alla stessa ora, tutti allo stesso ristorante etc. etc. Insomma, siamo in guerra e continuiamo a comportarci come se niente fosse. Basterebbe, invece, un po' di fantasia per rendere la vita dura al virus. Al mare proviamo ad andare in un giorno diverso e in orari diversi rispetto alla domenica (tra l'altro ce la godiamo di più), proviamo a cercare luoghi meno di massa e magari anche più carini per la gita fuori porta, proviamo ad andare ad un ristorante meno affollato etc. etc. In questo modo il relax e lo svago diventano meno stressanti. Se invece continuiamo a comportarci da pecore, almeno non ci lamentiamo se ci richiudono in un recinto.