
Voto nelle scuole, ragazzi perdono 15 giorni di lezione
A più riprese, ma senza troppa convinzione, il Governo ha provato a favorire la collocazione dei seggi elettorali in locali diversi da quelli delle scuole. Il risultato è stato che solo 118 Comuni su 7.900 in Italia, hanno utilizzato i fondi messi a disposizione. Il Comune di Caserta (in buona compagnia) non l'ha fatto ed il risultato è che gli studenti (dalle elementari alle superiori) hanno perso 15 giorni di lezioni, visto che il ballottaggio ha imposto altre vacanze forzate.
Questo modo di fare è a mio giudizio indice di inciviltà e disorganizzazione. Abbiamo urlato allo scandalo per la Dad imposta dal Covid (che davvero era un'emergenza) e non facciamo una battaglia per una legge che sancisca l'obbligo di ciascun Comune di reperire locali diversi dalle scuole per i seggi. Si fanno concorsi pubblici dove migliaia di persone, contemporaneamente, in un capannone o in una struttura mobile sostano per ore per fare i test. Perchè non si potrebbero installare i seggi allo stesso modo e lasciare in pace scuola e studenti? Del resto se andiamo a conteggiare, ogni anno, i giorni effettivi di attività scolastica, ci rendiamo conto del perchè siamo ben ultimi per livelli di istruzione in Europa. Oltre alle ferie comandate e alle elezioni, ci si mettono infatti pure le ordinanze sindacali che chiudono le scuole per "allerta meteo" quando sono previste due gocce di pioggia (basta chiamarle bombe d'acqua) o il vento supera l'intensità della brezza primaverile.